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La parola a don Beppe

[Il Santo Patrono]

don Beppe"Ero affamato e mi hai dato da mangiare"

Carissimi,
penso che questa frase racchiuda la vita di una donna che si è definita la “piccola matita di Dio”:
Madre Teresa di Calcutta.
Nata il 26/08/1910 a Skopje, nell’attuale Macedonia.
Una suora che ha scelto di servire “i poveri più poveri”.
Lei affermata professoressa, preside di un collegio per ragazze benestanti, scendeva dalla cattedra per insegnare all’aperto a bambini poverissimi, tutti sudici e affamati.
Dopo tanto impegno, la seguirono 10 giovani, tutte sue ex-alunne e fondò la Congregazione delle Missionarie della Carità.
Nacquero così: la casa per i moribondi, presso il tempio della dea Kalì; la casa per i bambini orfani e ammalati e due villaggi per lebbrosi.
Così è diventata Madre Teresa una donna grande, benvoluta da tanti: un piccolo strumento, una piccola matita nelle mani di Dio.
"Lui pensa, scrive e agisce; io devo essere solo una matita nient’altro", così si esprimeva Madre Teresa.
Perché vi ho presentato in questo articolo la Beata di Calcutta?
Perché questa donna oltre che offrire il pane, ha saputo offrire un sorriso.
Certamente, voi cuochi con la vostra professionalità non fate miracoli, però assieme ai piatti che preparate sappiate essere cordiali con tutti.
Siamo stati creati per portare gioia, per poterci amare a vicenda e amare così Dio.
Vi lascio con un compito a casa, anzi due.
Il primo è appunto quello di superare quelle barriere che alcune volte ci creiamo nel rapporto con gli altri e siate sempre cordiali e sorridenti.
Il secondo compito a casa è un invito a non sciupare i doni che la Provvidenza pone nelle vostre mani.
Non è necessario recarsi a Calcutta o in qualche parte sperduta del Sudamerica o dell’Africa: nel vostro vicinato c’è sempre chi ha bisogno di un pezzo di pane e un piatto caldo.

Auguri per la vostra santità.
Vostro don Beppe

Preghiera

Tante volte ti ho chiesto, Signore:
Perché non fai niente per quelli che muoiono di fame?
Perché non fai niente per quelli che sono ammalati?
Perché non fai niente per quelli che non conoscono l’amore?
Perché non fai niente per quelli che subiscono ingiustizie?
Perché non fai niente per quelli che sono vittime della guerra?
Perché non fai niente per quelli che non ti conoscono?
Io non capivo, Signore.
Allora Tu mi hai risposto: “Io ho fatto tanto;
io ho fatto tutto quello che potevo fare: HO FATTO TE !”.
Ora capisco, Signore.
Io posso sfamare chi ha fame.
Io posso visitare i malati.
Io posso amare chi non è amato.
Io posso combattere le ingiustizie.
Io posso creare la pace.
Io posso far conoscere Te.
Ora Ti ascolto, Signore.
Ogni volta che incontro il dolore Tu mi chiedi:
“Perché non fai niente?”.
Aiutami, Signore, ad essere le Tue mani
Tesseramento 2024

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