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Molfetta, giovane operaio morto aveva futuro da cuoco



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05/03/2008, di www.notizie-online.it

Era diplomato all'istituto professionale alberghiero Ipssar di Molfetta e faceva il cuoco l'ultimo operaio morto alla Truck Center di Molfetta, Michele Tasca, molfettese di 20 anni. Tasca si era diplomato l'anno scorso ed era in attesa di essere assunto presso un'azienda alberghiera.

Momentaneamente era impegnato nell'autolavaggio di Vincenzo Altomare, morto anche lui ieri, per racimolare qualche guadagno. Domani l'Ipssar sospende tutte le attivita' scolastiche perche' e' in lutto ''per un proprio figlio'' e per dare un segno di ''forte cordoglio per le vittime di questa sciagura sul lavoro'' e di vicinanza alle famiglie colpite da ''questo grande dolore''.

La scuola descrive Michele Tasca come uno studente diligente che gia' prima di completare il suo corso di studi aveva cominciato a lavorare regolarmente durante la stagione estiva e trascorreva lunghi periodi lontano da casa. Cordoglio e' stato espresso anche dalle 'berrette bianche' della Federazione italiana cuochi (Fic) e dell'Associazione Cuochi baresi. Tasca era in procinto di andare a Cesenatico per fare lo chef. Sarebbe partito fra due settimane.

LUTTO CITTADINO - Il commissario straordinario del Comune di Molfetta, Antonella Bellomo, ha disposto il lutto cittadino da oggi fino al giorno dei funerali di Vincenzo Altomare, Guglielmo Mangano, Luigi Farinola, Biagio Sciancalepore e Michele Tasca, i cinque lavoratori morti ieri ed oggi alla Truck Center di Molfetta durante il lavaggio di un'autocisterna adibita al trasporto di zolfo in polvere. E' disposta l'esposizione delle bandiere sugli edifici comunali a mezz'asta o abbrunate. I commercianti sono inoltre invitati a tenere chiusi i negozi il giorno dei funerali.

"SONO MARTIRI DEL LAVORO" - ''Ancora una tragedia sul lavoro. E questa volta sotto casa. Nella nostra citta'. Prima di tutto vogliamo esprimere la 'pietas' nei confronti di questi 5 nuovi martiri del lavoro e la vicinanza al sesto operaio, ricoverato in Ospedale''. Sono le parole espresse dalla diocesi di Molfetta. Il vescovo Luigi Martella ha gia' incontrato le famiglie per confortarle. Per la diocesi ''in quella cisterna a morire non sono stati cinque persone investite contemporaneamente da un infortunio ma persone che a catena una dopo l'altra si sono lanciate per salvare i compagni, un gesto che guardava prima di tutto alla vita dell'altro e alla solidarieta' di un lavoratore nei confronti dell'altro''. Anche l'ufficio diocesano della pastorale sociale e del lavoro aderisce alla manifestazione di domani mattina a Molfetta.

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