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Host 2011: a Milano la “ricetta” della Federazione Italiana Cuochi per l’avvenire dell’arte culinaria



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11/11/2011, di Nicolò Samarelli

Host 2011: a Milano la “ricetta” della Federazione Italiana Cuochi per l’avvenire dell’arte culinaria Maestri di cucina, nuovi talenti del fornello, chef di lungo corso ed esperti di alimentazione si sono riuniti, sotto l’egida della Federazione Italiana Cuochi, per "Host-Salone Internazionale dell’Ospitalità Professionale", a Milano.
L'occasione è stata propizia per precisare le linee-guida della ristorazione, per incoronare i vincitori di quattro competizioni, tra cui la selezione per il “Global Chef”, e per annunciare la certificazione, finora assente in Italia, del “cuoco moderno”, somministratore di cibi e bevande, di comprovata capacità.
Al Concorso gastronomico “Un piatto in equilibrio tra futuro e tradizione”, venerdì 21 ottobre, le professioniste Lady Chef hanno presentato 11 piatti, ognuno in versione sia classica sia rivisitata. «Lo scopo della gara era quello di mantenere la tradizione culinaria italiana, ma in veste moderna, adatta ai palati di oggi», ha spiegato Gabriella Bugari, responsabile dell”altra metà del cielo” in cucina.
«Ogni concorrente ha portato un suo prodotto tipico e una ricetta antica, per poi modificarla in chiave attuale. Così la coscia d’oca con polenta è stata trasformata in uno sformatino di mais con rotolo di carne farcita e la zuppa di pane servita in bicchiere con speck e trota salmonata affumicata».
Per la cronaca, secondo la giuria internazionale, la prima classificata, a cui è andato anche un set di strumenti di cottura Agnelli, è risultata la siciliana Annalisa Argento che ha convertito l’usuale involtino di pescespada in una singolare “millefoglie di mare con indivia riccia”.
Per i Senior “Global Chef” domenica 23 ottobre, la Federazione ha selezionato il suo campione “adulto” (sopra i 25 anni) che dovrà prendere parte alle semifinali dell’importante competizione internazionale della WACS-World Association Chefs Society, fissate per il 2012 a Lubiana, in Slovenia.
Inoltre ecco la certificazione del “somministratore di cibi e bevande”: sempre domenica 23 ottobre, il Convegno “Benessere e salute: la formazione del cuoco moderno” è stato il trampolino di lancio della prima certificazione italiana del professionista in cucina. Sono stati codificati i requisiti e le conoscenze che devono essere in possesso di chi elabora e distribuisce prodotti alimentari per ricevere l’attestato e il logo della “QCC-Qualificazione Culinaria Certificata”.
Per la categoria Junior “Global Chef” lunedì 24 ottobre si è rivelato un altro giorno “in rosa” per la FIC. Infatti per le semifinali del Concorso della WACS, nel settore giovani, è stata eletta una ragazza, Francesca Narcisi, ventitreenne di Cosenza, che ha sbaragliato gli altri concorrenti cucinando agnello in crosta di castagne e dragoncello, baccalà con zucca, tortino di cioccolato al cuore di pera e millefoglie con cialde di pistacchi e mousse di ricotta.
Al Trofeo Coppa delle Regioni “Pane e Vino”, finale in bellezza (e bontà) per la Federazione con la rassegna-gara, concepita dall’Unione Regionale Lombardia per le Unioni Regionali Italiane dell’Associazione. Sul tema “Cucine d’Italia, tra il pane e il vino”, gli chef di 18 regioni hanno proposto un piatto unico, componendo un mosaico simbolico della cucina tricolore.
Ad aggiudicarsi targa e premi in palio (una “magnum” offerta da Paladin, la macchina per affumicare della Decorfood, olio di Redoro e un set di Agnelli) è stato Giovanni De Russo, proveniente dalla Puglia, che ha sposato un pane tipo “Altamura”, cotto sul posto, con baccalà e brodo di cozze.
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