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Ateneo Della Cucina Italiana
07/08/2008, di Michele D'Agostino
COMUNICATO STAMPA
IL Maestro di Cucina ed Executive Chef, Michele D’Agostino, consigliere dell’Associazione Cuochi Baresi, Presidente Vicario dell’Unione Cuochi Regione Puglia, Coordinatore Nazionale dell’Ateneo della Cucina Italiana, “ scuola di formazione e di aggiornamento della Federcuochi, si è recato in India a New Delhi, per promuovere la cucina tradizionale delle Regioni d’Italia.
Il progetto come da presentazione dell’iniziativa vede come attori l’Ice Italia “ Istituto per il Commercio Estero, IL Gruppo Taj Maha Hotels India e la Federazione Italiana Cuochi rappresentata dal suo Ateneo.
Dal 13 di luglio al 25, il Maestro Michele D’Agostino e lo Chef Tecnologo della Lainox Ali, Chef Glauco Massimo Caduco, esperto in lingua inglese, hanno tenuto 12 giorni di corsi intensivi, tecnico pratico teorico presso il Taj Palace Hotel di New Delhi.
durante il corso sono stati realizzati oltre 100 piatti delle Regioni d’Italia, fra i più importanti e conosciuti anche oltre oceano.
Oltre alla corretta realizzazione dei piatti, seguita da un’analisi sensoriale, le lezioni hanno spaziato sulle peculiarità dei prodotti D.O.P. e I.G.P. , formaggi, olio extra vergine di oliva, prosciutti, pasta, riso ecc, con analisi organoletica e panel test.
PRESENTATIONE DELL'INIZIATIVA
L’ICE organizza, in collaborazione con il gruppo Taj Mahal Hotels, una serie di azioni di promozione della gastronomia italiana in India e di formazione in cucina regionale italiana dei cuochi del gruppo Taj.
La realizzazione degli interventi, affidata alla Federazione Italiana Cuochi, prevede:
- un corso di formazione di due settimane in India per 30 chef indiani degli hotel del gruppo Taj;
- un corso di formazione di tre settimane in Italia per 10 chef indiani degli hotel del gruppo Taj;
- un festival gastronomico italiano di una settimana presso sei hotel del
gruppo Taj in India.
La Federazione Italiana Cuochi si avvale, per la realizzazione di tutte le attività, dell’esperienza del suo "Ateneo della cucina Italiana in the world", che nasce come espressione culturale dei professionisti della gastronomia italiana con lo scopo di garantire una formazione, a livello internazionale, delle risorse umane del settore, capace di agire come un volano per la diffusione dei prodotti autentici della cucina regionale e della cultura enogastronomia italiana.
Le attività di formazione, ed in particolare il festival gastronomico italiano, mirano alla valorizzazione dei prodotti più rinomati della cucina italiana, ma anche alla promozione dei cosiddetti “prodotti del territorio”, tipici della nostra cucina, che è essenzialmente una cucina regionale. Molti prodotti italiani “di nicchia”, che impegnano migliaia di produttori del territorio, sono ancora internazionalmente poco conosciuti, ma costituiscono un patrimonio che è possibile promuovere, in linea con le tendenze del gusto in altri paesi.
La conoscenza e la diffusione delle nostre produzioni passa innanzitutto attraverso i “professionisti” della cucina internazionale.
La collaborazione dell’ICE con il gruppo TAJ costituisce un’occasione preziosa per un’opera di formazione dei “professionisti” non fine a se stessa, ma capace di effetti indotti benefici sia per l’India che per l’Italia.
Le metodologie didattiche saranno di tipo attivo, fondate sulla sperimentazione diretta delle ricette, cioè sulla produzione gastronomica ad opera degli allievi indiani in situazione di laboratorio, assistiti non soltanto dai migliori chef della FIC, scelti tra le migliaia di suoi aderenti, ma anche dalle più moderne tecnologie applicate alle preparazioni gastronomiche più significative in termini di “italianità” dei prodotti utilizzati e dei piatti realizzati.
L’obiettivo non consiste soltanto nell’insegnare a preparare qualche ricetta, ma ad
assumere anche uno “stile” italiano, nel senso dell’orientamento al rigore dell’autenticità
nell’intero processo di preparazione, dalla scelta degli ingredienti, alla loro
manipolazione e corretta combinazione, alle modalità tradizionali di cottura, sino alla presentazione finale al cliente.
I corsi comprenderanno anche una parte “teorica”, che verrà “spalmata”
trasversalmente, lungo le due settimane di corso, mentre di svolgeranno le esercitazioni pratiche, evitando cosi di appesantire il percorso formativo con una o più giornate appesantite da uno o più moduli esclusivamente dedicati alla teoria. L’esperienza dimostra che gli chef sono più ricettivi ed orientabili quando gli aspetti teorici vengono trattati in “sovrapposizione orizzontale” alle esercitazioni pratiche.
Gli aspetti teorici riguarderanno:
•Il profilo e l’identità della cucina regionale italiana nel panorama della cucina
mediterranea ed internazionale;
•Le tecniche di analisi sensoriale degli ingredienti e dei piatti della cucina italiana
•L’analisi di alcuni prodotti tipici di base (olio extra vergine di oliva, formaggi e salumi tipici, vini, pasta);
•La gastronomia italiana nel rapporto con le tradizioni e la cultura del paese;
•La diffusione nel mondo delle produzioni enogastronomiche italiane, con particolare attenzione alle tendenze del gusto in Asia e in India rispetto alla penetrazione dei preparati di base e dei semilavorati di origine italiana.
Il percorso didattico dei corsi in India in e in Italia si presenterà come un “viaggio gastronomico fra prodotti e peculiarità della cucina delle regioni d’Italia”. |
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