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FESTA NAZIONALE DEL CUOCO “RIVOLGIGLI UN SORRISO”
19/10/2014, di Nicolò Samarelli
Il 13 ottobre è una giornata importante per tutti i cuochi d’Italia. È il giorno natale del patrono della categoria: San Francesco Caracciolo.
Il Santo, nato nobile in una famiglia, comunque attenta ai valori della solidarietà e della fede, venne poi spiritualmente illuminato e tra la seconda metà del 1500 e il 1608 dedicò la vita e le risorse dell’ordine dei Caracciolini al sostegno dei poveri e dei diseredati di Napoli
L’idea d’istituire la Festa Nazionale del Cuoco è della Federazione Italiana Cuochi, 15.000 iscritti in tutta Italia e si articola in manifestazioni organizzate dalle Associazioni Provinciali.
L’Associazione Cuochi Baresi, oltre 450 iscritti tra chef, patron, imprenditori e allievi di Bari e del Nord barese, ha festeggiato la ricorrenza, il 13 ottobre, alle ore 19,00, presso la parrocchia di Sant’Agostino di Giovinazzo, con una messa officiata dal Padre Spirituale don Beppe De Ruvo.
Lì è stata esposta al culto l’immagine del Santo, dipinta con rara maestria da uno chef pittore della nostra terra: Riccardo Strippoli di Andria. L’immagine è stata benedetta da Papa Giovanni Paolo II ed è diventata per i cuochi di tutta Italia il simbolo di un’interiorità che è sempre presente nella professionalità del cuoco; in quell’occasione fece il giro del mondo l’immagine del Papa, circondato da berrette bianche, che benediceva un enorme pane di Altamura, dono dai significati simbolici, dell’Associazione dei Cuochi Baresi.
I cuochi lavorano sempre, specialmente quando tutti festeggiano: sono milioni i pasti serviti ogni giorno ad ogni tipo di clientela. È un lavoro impegnativo, che richiede sacrificio, un grande talento e una vera passione.
Per offrire la gioia di un piatto eseguito a regola d’arte, per emozionare il cliente qualcuno deve dare il meglio di sè; questo qualcuno è il cuoco.
In quella giornata l’Associazione Cuochi Baresi ha deciso di rendere omaggio allo spirito caracciolino prestando la propria opera professionale e il proprio sostegno alle seguenti strutture caritative:
• Casa del povero di Bitonto;
• Caritas diocesana di Molfetta;
• Comunità Casa Famiglia di Ruvo di Puglia;
• Centro Alzheimer di Giovinazzo.
Ha collaborato all’iniziativa l’Istituto Alberghiero di Molfetta.
L’Associazione ha invitato tutti i soci a donare in questo periodo, naturalmente presso i centri di raccolta ospedaliera più graditi e vicini, il proprio sangue agli infelici che ne avessero bisogno.
“Rivolgigli un sorriso”, otre che uno slogan è stato l’invito a mostrare un segno di affetto a tanti oscuri operatori che, nella realtà quotidiana, lontani dagli schermi e dai riflettori, dedicano la vita, anche con gravi disagi familiari e sociali, al benessere degli altri in grandi ristoranti stellati, in noti punti di ristorazione ma anche in più modesti locali, negli asili, nelle mense di tutt’Italia.
Solo un sorriso, nient’altro!
In basso alcune immagini dell’opera prestata da alcuni soci presso le strutture caritative e dei link di alcune testate giornalistiche che danno risalto all'evento
Clicca qui articolo Punto TV Bitonto
Clicca qui articolo GiovinazzoLive
Clicca qui articolo Molfetta Viva
Clicca qui articolo CorrierePl.it
Clicca qui articolo daBitonto.com
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