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Concluso il XXVI Congresso nazionale della FIC, Federazione Nazionale Cuochi a Roma dal 17 al 21 novembre

Si fa avanti una nuova realtà giovanile che rafforza la Fic

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27/11/2008, di www.fic.it

Concluso il XXVI Congresso nazionale della FIC, Federazione Nazionale Cuochi a Roma dal 17 al 21 novembre La cucina al primo posto. La cucina può essere di tutto e di più. Ma a patto naturalmente che il risultato sia piacevole, intrigante, interessante e salubre, in una parola buono e sappia interpretare al meglio la tradizione della cucina italiana. E' questo in fondo il messaggio principale uscito dal 26° Congresso nazionale della Federazione italiana cuochi svoltosi dal 17 al 21 novembre a Roma.
“Se solo il nostro Paese facesse la centesima parte di quanto ha fatto e fa la Spagna e la Francia per sostenere i suoi cuochi e i suoi prodotti, tutti direbbero oggi che la cucina italiana, quella tradizionale che punta all'innovazione, è la migliore del Mondo”, è stato il commento di molti cuochi che hanno partecipato al Congresso svoltosi all’Hotel Sheraton.
“Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra -affermano il presidente Paolo Caldana e il segretario generale Gian Paolo Cangi- che ci ha consentito di compiere un ottimo lavoro in un congresso di alto livello. La nostra fortuna è che abbiamo costruito un grande gruppo che si confronta ed è unita fortemente all'associazione senza che nessuno si senta una primadonna”.
Il programma è stato molto ricco ed ha messo in luce la vitalità di questa storica associazione di cuochi italiani. Essa conta circa 20 mila iscritti, 20 associazioni provinciali, 20 Unioni regionali e 20 delegazioni ufficiali all'estero: nelle cinque giornate di serrato programma i cuochi della Fic, i relatori esterni e i giornalisti si sono confrontati al cospetto di una platea sempre interessata. Oltre ai dibattiti, ci sono stati seminari formativi, concorsi e tavole rotonde sulle nuove tendenze della cucina italiana.
Di particolare interesse, durante la seconda giornata, la tavola rotonda sul tema: “Il futuro è questo - il cuoco promotore di salute”).
Coordinato da Giuseppe Casale, presidente Vicario FIC e moderato da Sergio Grasso, Antropologo Alimentare, sono intervenuti Fabio DIANA, nutrizionista (linee guida per una sana alimentazione); Silvio Borrello, Direttore Generale Ministero Della Salute (sicurezza e nutrizione a tavola); Paolo Bellotti. Direttore Cardiologia Ospedale San Paolo di Savona (Iniziative di cuochi e cardiologi per prevenire le malattie cardiovascolari); Luca Montersino, Golosi di Salute (La pasticceria salutistica); Alberto Lupini, Direttore Italia a tavola- network (il rapporto ristorazione/cucina italiana e i mass media) ed inoltre Giorgio, Nardelli, Rettore ordine dei maestri di cucina FIC; Michele D’Agostino, Responsabile Ateneo della Cucina Italiana; Fabio Tacchella, Coordinatore Nazionale Italiana Cuochi; Gabriella Bugari, Responsabile Lady Chef e Alessandro Circiello, Responsabile Dipartimento Giovani cuochi della Fic. Una tavola rotonda che è riuscita a far emergere appieno il ruolo del cuoco e l'importanza del binomio cucina e salute.
Inoltre, a suggellare l'importanza del ruolo della Fic a livello mondiale è stata la presenza dell'islandese Gissur Gudmunddsson, presidente di World association of chefs societies (l’associazione mondiale dei cuochi), che è intervenuto, non solo portando il saluto dell'associazione mondiale degli chef, ma anche entrando nel merito del dibattito e annunciando il tema della prossima giornata mondiale dei cuochi che sarà dedicata alla sicurezza alimentare e ai rifiuti dei prodotti alimentari.
In questo congresso la novità forse maggiore è stata la massiccia presenza dei giovani e in particolare quelli che hanno partecipato all' AGORA, Il Forum dei Giovani, curata da Giacomo Giancaspro, Vice Presidente Fic Area Sud e dal giovane Alessandro Circiello (prossimamente su queste pagine faremo un ritratto di Alessandro, giovane ma già valente executive chef dell'Exedra di Roma).
In rappresentanza di uno per ogni Regione i Giovani Chef under 23 hanno partecipato al GLOBAL CHEF JUNIOR - ITALY: una vera competizione di abilità e capacità con una prova pratica, che consisteva nello scegliere gli ingredienti da una paniere uguale per tutti e realizzare dal vivo una ricetta creativa presentata alla Giuria e al pubblico del Congresso. Una simpatica iniziativa che ha riscosso notevole successo.
Ritornando alla significativa presenza dei giovani cuochi possiamo dire che sotto l'ala protettiva dei senatori della Fic, in particolare Paolo Caldana e Gian Paolo Cangi ma anche di Giuseppe Casale, di Giacomo Giancaspro, di Marco Valletta, di Fabio Tacchella, di Carlo Zappulla, di Antonio Vitullo e di tanti altri, è nata durante il Congresso di Roma la nuova realtà giovanile dell'associazione.
Da oggi, sotto la direzione del giovane Alessandro Circiello, si apre un nuovo capitolo nella storia di questa importante associazione di cuochi, “e non di chef” come ha ammonito nel suo messaggio di saluto il Maestro Gualtiero Marchesi, che ha l'ambizione di coinvolgere i migliori giovani cuochi per una cucina del sentimento dove primeggiano la tecnica e e la materia prima, la conoscenza e il territorio, come ha affermato in una magistrale lezione ai giovani cuochi, tenuta da Massimo Bottura de La Francescana di Modena.



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